La necessità di ottenere assistenza sanitaria senza profumazioni

2 OTT 2019 - Grazie alla crescente consapevolezza degli effetti nocivi sulla salute delle profumazioni contenute nei prodotti di uso comune, molte strutture sanitarie, ospedaliere e governative di tutto il mondo, stanno eliminando le fragranze. Queste politiche preventive prevedono di richiedere ai visitatori, ai pazienti, agli operatori sanitari e ad altro personale di astenersi dall'uso di qualsiasi prodotto profumato (1, 2, 3 e 4).

Ricordiamo gli articoli che contengono queste sostanze odorose: deodoranti ambientali e per la cura della persona, spray per capelli, shampoo, balsami, detergenti, dopobarba, profumi, colonie, prodotti per le pulizie, detersivi e ammorbidenti ecc..

 

Creare degli ambienti senza profumazioni non rappresenta una nuova tendenza culturale. Ci sono infatti molteplici esempi nel mondo negli anni passati, in particolare da quando nel 1987 l'EPA (Environmental Protection Agency) ha stabilito che la qualità dell'aria interna può essere da due a cinque volte più inquinata dell'aria esterna. Considerando che la maggior parte delle persone trascorre più tempo al chiuso, questo dato è di particolare importanza.

 

Consideriamo poi che nessun paziente vorrebbe recarsi in ospedale o in ambienti sanitari ed uscirne con un aggravamento delle sue condizioni di salute, come nessun professionista sanitario deliberatamente farebbe qualcosa per danneggiare gli utenti, i colleghi di lavoro e anche potenzialmente se stesso. Ma purtroppo questo accade quando negli ambienti sanitari si installano profumatori e deodoranti, si usano detersivi e ammorbidenti profumati nelle lavanderie e si impiega una detergenza per le pulizie contente fragranze. Senza contare che spesso sono gli stessi operatori sanitari ad indossare prodotti profumati.

 

Tali prodotti sono progettati per il solo piacere sociale e a queste persone è consentita una scelta: essere o non essere profumate. La stessa possibilità di scelta viene invece negata alle persone che presentano effetti negativi alle materie volatili, onnipresenti e pervasive. L'accesso ai servizi di base diventa così problematico o impossibile per questi malati, che inevitabilmente sono destinati a soffrire anche di un profondo isolamento sociale.

 

Come osservato nell'editoriale (5) del 3 novembre 2015 - I profumi artificiali non hanno spazio nei nostri ospedali - del Canadian Medical Association Journal (CMAJ): “Ci sono molte pratiche che sono accettabili al di fuori degli ospedali, ma non all'interno. Una di queste è l'applicazione di profumi artificiali sul nostro corpo (...) Ci sono poche giustificazioni per continuare a tollerare i profumi artificiali nei nostri ospedali (...) Ambienti ospedalieri liberi da profumi artificiali dovrebbero diventare una politica uniforme, promuovendo allo stesso modo la salute dei pazienti, dello staff e dei visitatori".

 

I pazienti con disturbi cardio-respiratori possono ammalarsi gravemente per queste esposizioni odorose inaspettate. Le sostanze contenute nelle fragranze che sono in grado di provocare attacchi d'asma, destano particolare preoccupazione nel personale ospedaliero. Gli ospedali mostrano il più alto tasso riportato di asma professionale (6). Come anche dichiarato dai US Centers for Disease Control and Prevention (CDC)/ Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (7) nelle politiche senza profumazioni: “La fragranza non è appropriata per un ambiente di lavoro professionale e l'uso di alcuni prodotti profumati può essere dannoso per la salute dei lavoratori con sensibilità chimiche, allergie, asma e mal di testa/emicranie croniche. "

 

Le strutture sanitarie dovrebbero offrire un ambiente protetto e sicuro per tutte le persone malate, senza distinzioni patologiche, un punto di riferimento fondamentale al quale rivolgersi in caso di necessità, senza nutrire altre preoccupazioni. La salute e il benessere dovrebbero essere uno slogan di priorità assoluta.

 

Considerando che il recente rapporto "Toxic Chemical in Everyday life" pubblicato il 10/07/2019 dalla Commissione parlamentare britannica sulle sostanze chimiche tossiche per la salute e l'ambiente impiegate nei prodotti destinati all'uso quotidiano, ha sentenziato che debbano essere sottoposte con urgenza a restrizioni d'impiego ed etichettatura di monito perché sono emerse delle lacune nella legislazione europea, la Commissione europea sarebbe venuta meno ai propri doveri, mentre a Bruxelles si continua a favorire gli interessi delle industrie chimiche, contrariamente al bene comune e al principio di precauzione.

 

Pertanto, tutti i prodotti contenenti fragranze, compresi anche gli articoli per le pulizie e per il lavaggio dei tessuti, dovrebbero essere eliminati dagli ambienti sanitari. Sosteniamo fermamente che le profumazioni non debbano trovare spazio in un contesto sanitario e che diventi un diritto fondamentale poter accedere a queste strutture pubbliche senza la presenza di barriere chimiche. Pertanto invitiamo tutti i professionisti sanitari e le amministrazioni ospedaliere a istituire delle politiche prive di profumazioni in conformità con il diritto fondamentale per un'aria pulita.

 

Dobbiamo essere consapevoli che con le fragranze inquiniamo l’aria e l’aria è un bene condiviso da tutti, anche da chi è particolarmente sensibile agli odori. 

 

Riferimenti:

1) Link canadese informativo sulle fragranze e i problemi di salute pubblica: https://www.aseq-ehaq.ca/fragrance

2) Comunicato Stampa del 24/09/2019 - The Environmental Health Association of Québec (ASEQ-EHAQ) - https://www.aseq-ehaq.ca/wp-content/uploads/2017/03/press-fragrance.pdf

3) Scent - free hospitals in Canada January 2019 (Ospedali in Canada privi di profumazioni)

https://www.aseq-ehaq.ca/wp-content/uploads/2017/03/scent-free-hospitals-in-canada-c.pdf

4) Fragranze and their effects on public health: A narrative literature review - Farah Ahmed & Faisal Mirza

https://www.aseq-ehaq.ca/wp-content/uploads/2017/03/effects-of-fragrances_LitRev.pdf

5) Artificial scents have no place in our hospitals Editorial CMAJ - Ken Flegel MC, James G. Martin MD

https://www.aseq-ehaq.ca/wp-content/uploads/2017/03/artificial-scents-hospitals.pdf

6) E. Pechter, et al., Work-Related Asthma Among Health Care Workers: Surveillance Data From California, Massachusetts, Michigan, and New Jersey, 1993–1997 - AMERICAN JOURNAL OF INDUSTRIAL MEDICINE 47:265–275 (2005)

http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.476.534&rep=rep1&type=pdf

7) The US Centers for Disease Control and Prevention (CDC)

https://cleanerindoorair.org/environmental-illness/cdc-fragrance-free-policy/

8) House of Commons, Environmental Audit Committee. (2019). ‘Toxic Chemicals in Everyday Life’ https://publications.parliament.uk/pa/cm201719/cmselect/cmenvaud/1805/1805.pdf