Profumazioni e salute donna!

1 GIU 2019 - Per diversi motivi, le donne sono più esposte alle sostanze chimiche. Per esempio la donna media utilizza quotidianamente 12 prodotti cosmetici rispetto ai 6 utilizzati da un uomo (1).

 

"Le donne muoiono per essere belle": è lo slogan del nuovo film documentario "Toxic Beauty" (Bellezza Tossica) della regista Phyllis Ellis, uscito ai primi di maggio 2019 in Canada (2).

 

 

I beni di consumo profumati emettono più di 100 composti organici volatili (VOC) che compromettono in modo grave la qualità dell'aria interna. L'aria esterna non è immune, perché i VOC migrano dalle scie personali che lasciamo nell'ambiente, ad esempio, usciamo di casa al mattino, viaggiamo come pendolari e poi ritorniamo a casa la sera, aprendo le finestre e stendendo il bucato all'aperto (3,4,5).

 

Una disfunzione ormonale è la causa di molte patologie (6), e questi nuovi stili di vita malsani, carichi di profumazioni corrono paralleli ai tassi in aumento di diabete, cancro, disturbi neurali, teratogenità e casi transgender (7).

 

Sintomi e malattie scatenate dall'esposizione alle profumazioni:

Emicrania

L'emicrania non è un sintomo, ma una malattia neurologica, che secondo l'OMS rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante, una vera epidemia di dolore causato da meccanismi diversi, alcuni ancora in fase di studio. L'emicrania è anche una malattia di genere, che colpisce il sesso femminile in un rapporto donna/uomo pari a 3 :1. Questo fa si che discrimini le donne (8).

 

L'emicrania comporta irritabilità, inappetenza, stanchezza, depressione (anche questa più frequente nelle donne, a seguito delle variazioni ormonali), bisogno di solitudine (9), e deprivazione del sonno (10).

 

È stato individuato nell'elenco dei "fattori scatenanti" anche l'inquinamento ambientale: esso può innescare o aggravare le crisi in soggetti predisposti. Tra questi sono enumerati gli odori troppo intensi: come profumi, aromi e fragranze pungenti.

 

Una conferma di queste esposizioni arriva anche dalle recenti ricerche della professoressa Anne Steinemann (https://www.drsteinemann.com esperta d’inquinanti ambientali, presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Melbourne. La Steinemann ha fatto indagini sulla popolazione (11,12,13,14,15,16) americana, australiana, britannica e svedese riguardo all'impatto delle profumazioni sulla salute:

• negli Stati uniti il mal di testa si aggiudica il terzo posto nella lista dei sintomi avversi, con la percentuale del 15,7% di popolazione colpita, dopo disturbi respiratori e sintomi alle mucose;

• nel Regno Unito con l'8,4% al primo posto;

• in Svezia con il 16,1% al secondo posto dopo le difficoltà respiratorie;

• in Australia il 10,0% al terzo posto dopo disturbi respiratori e sintomi alle mucose.

 

Disturbi cardiovascolari

Gli spray e i prodotti profumati per la casa possono essere pericolosi per il cuore delle donne. È stato dimostrato da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Amar Mehta (17) dell'Istituto Svizzero Tropicale di Basilea in uno studio condotto sulle casalinghe. L'effetto maggiore è stato osservato con i deodoranti spray, che peggioravano il ritmo cardiaco. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives - (DOI: 10.1289/ehp.1104567).

 

Patologie respiratorie

Per i polmoni delle donne pulire la casa è dannoso come fumare fino a 20 sigarette al giorno, a causa delle sostanze chimiche contenute nei prodotti di uso comune, mentre gli uomini non soffrono di questi effetti collaterali. L'hanno stabilito gli scienziati dell'Università di Berger, in Norvegia e pubblicato sulla American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine dell'American Thoracic Society, questa ricerca è stata condotta su 6milpersone nell'arco di 20 anni - "Le donne che puliscono casa o lavorano come addette alla pulizia professionale hanno un declino della funzione respiratoria accelerato, suggerendo che le esposizioni correlate alle attività di pulizia possono contribuire un rischio di salute respiratoria a lungo termine"(18).

 

Considerando che tutti gli articoli di pulizia e prodotti per il bucato contengono anche fragranze, possiamo ritornare ai dati pubblicati dalla professoressa Steinemann per queste esposizioni: il 34% della popolazione in generale ha evidenziato problemi di salute, in particolare difficoltà respiratorie quando esposta a prodotti profumati di uso comune.

 

Allergia e Asma

Anche l'allergia da contatto ai profumi causa dermatiti e asma (19). L'esposizione del derma o inalatoria alle profumazioni porta a sensibilizzazione cutanea e bronchiale, che compromette la qualità della vita (20).

 

Nello specifico, il 57,8% di una sottopopolazione vulnerabile (come le persone colpite dall'asma o condizioni simili all'asma) è sensibile alle fragranze con le seguenti percentuali di popolazione (64,3% americana, 55,6% australiana, 54,0% britannica, 57,3% svedese). Queste sostanze sono in grado di inasprire le problematiche respiratorie e scatenare le crisi (21).

 

Cacosmia

Alcuni studi hanno trovato che le donne sono maggiormente affette da cacosmia (22,23), quindi soffrono anche per disturbi legati alle esposizioni a sostanze chimiche ambientali come i pesticidi, gli scarichi delle automobili, i terpeni delle vernici, i tappeti in gomma e non di meno per le profumazioni, rispetto ai maschi. Le malattie associate all'inalazione di sostanze inquinanti includono allergie nasali, sinusite, asma, emicrania, ipotiroidismo, cisti al seno, sensibilità agli alimenti, colon irritabile, ansia, depressione e altri (24).

 

Endocrinopatie

Gli interferenti (o distruttori) endocrini, contenuti anche nelle fragranze (parabeni, ftalati, nitromuschi) sono in grado di sconvolgere i sistemi di segnalazione ormonale (25). Queste sostanze influenzano gli ormoni e fanno aumentare i rischi di sviluppare diverse malattie come depressione, alterazioni del metabolismo, disfunzione tiroidea, danni agli organi come epatotossicità, formazioni di tumori al seno e all'ovaio.

 

Uno studio ha trovato le prove di causa ed effetto tra l'utilizzo dei prodotti per i capelli e il cancro al seno nelle donne afro-americane, definendole una popolazione vulnerabile (26).

 

Le ricerche sulle alterazioni ormonali, dovute all'esposizione alle fragranze, rilevano implicazioni per la sindrome dell'ovaio policistico (27,28,29).

 

L'aumento dell'attività dell'Aromatasi P450 (estrogeno sintetasi o sintesi estrogenica) promuove l'espressione dei recettori ormonali, potenziando l'attività degli estrogeni (30).

 

L'organizzazione BCPP Breast Cancer Prevention Partners USA (Partner di prevenzione del cancro al seno) ha pubblicato nel 2018 i risultati di un'indagine di test effettuati sui prodotti di bellezza, gli articoli per la cura personale e i prodotti per le pulizie (31). Le sostanze chimiche presenti nelle fragranze, che sono le meno regolamentate e tuttavia onnipresenti, registravano la maggior parte delle sostanze tossiche. Una su quattro delle sostanze che costituivano le fragranze rivelate dai test in questi articoli erano collegate a cancro, difetti alla nascita, danni respiratori, neurotossicità, distruzione endocrina e tossicità acquatica. L'ente per la prevenzione del cancro al seno ha individuato delle sostanze che sono collegate in particolar modo allo sviluppo di tumori mammari in laboratorio - come il benzene e 1,4-diossano - ma anche un numero di composti che interferiscono con il sistema endocrino legati ancora al cancro al seno: ossibenzone, propilparabene e due ftalati (DEHP e DEP).

Hanno puntato il dito anche su altre sostanze tossiche monitorate per effetti nocivi sulla salute oltre alle sei riportate sopra: Beta-mircene, Cloruro di benzile, Toulene, Benzofenone, Glicole propilenico, Benzilicio salicilato, Idrossitoluene butilato.

 

Infertilità, gravidanza, allattamento, difetti alla nascita e dello sviluppo

Molte fragranze sintetiche (come i nitromuschi) essendo lipofile si accumulano nei tessuti adiposi femminili. La loro presenza è stata rivelata nel latte materno. Gli inquinanti vengono trasmessi al neonato tramite l'allattamento (32).

 

Per esempio, è stato riportato il passaggio transplacentare del galaxolide, un muschio policiclico nel sangue del cordone ombelicale e l'esposizione al feto (33).

 

È stato stabilito il collegamento tra l'applicazione di tinture per capelli durante la gravidanza e patologie maligne del bambino (34).

 

Una ricerca collega l'aumento senza precedenti delle anomalie degli organi genitali nei neonati a composti come gli ftalati presenti nei cosmetici (35).

 

Uno studio riferisce che la maggior parte dei profumi può agire da neuromodulatore sulle cellule nervose fetali durante gravidanza, anche a concentrazioni femtomolari con lo sviluppo per esempio di disturbi dello spettro autistico per esposizione prenatale per via transplacentare, e poi postnatale attraverso il latte materno (36,37,38,39).

 

Gli effetti nocivi delle materie prime delle fragranze hanno anche effetti sul sistema riproduttivo umano causando problemi di infertilità.

 

Epatotossicità

È stato osservato l'impatto negativo sul fegato di alcuni composti delle profumazioni. Le materie chimiche assorbite nel sangue possono raggiungere il fegato e inibire l'attività dei trasportatori dell'efflusso multifarmaco. L'impedimento dell'attività delle pompe e dei canali può causare un accumulo di sostanze chimiche tossiche e di conseguenza danni agli organi interni (40,41).

 

Anche gli oli essenziali generalmente commercializzati per essere "a base di piante, quindi dovrebbero essere sicuri" non sono esenti da rischi, in quanto possono causare fototossicità, irritazioni cutanee (42).

 

In uno studio pubblicato nel 2018, su 24 oli essenziali analizzati (43), sono stati registrati 595 VOC emessi, i più comuni erano alfa-pinene, limonene, acetone, linalolo, alfa-fellandrene, beta-miercene e canfene. Tutti gli oli essenziali naturali e ordinari hanno emesso uno o più VOC classificati come potenzialmente pericolosi. L'acetaldeide, l'acetone e l'etanolo sono svaporati da quasi tutti gli oli essenziali (oltre il 90%), il toulene dal 50% degli oli essenziali.

Anche per questi prodotti si sono registrati effetti nocivi per la salute come: irritazione della pelle (44,45), aggravamento dell'asma, riduzione della funzione polmonare, oppressione toracica e respiro affannoso (46).

Inoltre, l'esposizione ad alcuni di questi composti in gravidanza può potenzialmente danneggiare lo sviluppo del feto (36).

 

Molte donne pensano erroneamente che i prodotti in commercio che fanno parte della vita quotidiana siano sicuri, invece rappresentano una grande fonte d’inquinamento ambientale e costituiscono un problema maggiore per la salute rispetto al tabacco.

I messaggi pubblicitari hanno sentenziato quali sono i criteri di bellezza che le donne devono seguire, quali prodotti usare per avere fascino e per piacere, quali articoli impiegare per essere brave madri e mogli, come devono risplendere le case, come il bucato debba essere iperprofumato e come debbano esserlo anche i figli.

Ma tutta questa "bellezza", "igiene", "profumo di pulito", "apparente salubrità" ha un caro prezzo sia per l'ambiente sia per la salute delle persone.

 

L'onere di garantire la sicurezza dei prodotti è ancora a carico del consumatore e non delle autorità di regolamentazione e delle multinazionali.

Chiediamo ai nostri governi e agli organismi di legislazione di tutelarci!

 

 

Referenze:

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2) Trailer del documentario - https://youtu.be/EzaMu8iMlgk

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5) Lewis AC (2018) The changing face of urban air pollution. Science 359(6377):744–745. https://doi.org/10.1126/science.aar4925

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8) Emicrania, una malattia di genere: il Libro Bianco dell'ISS 2018 - https://www.iss.it/?p=2788

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