Politiche senza profumo negli ospedali, scuole e posti di lavoro

25 Set 2018 - Alla fine degli anni '90 negli Stati Uniti inizia quella che fu definita una "crociata anti profumo". La prima grande battaglia mediatica sulla lotta alle profumazioni si è tenuta ad Halifax in Nova Scotia (Canada) nel giugno 2000 tra le organizzazioni locali dei malati del movimento "antiodore" e l'industria delle fragranze.

Il tema della discordia era la libertà dell'uso delle profumazioni in contrapposizione alla tutela della salute dei malati nei posti di lavoro, scuole e ospedali e servizi essenziali.

In quella sede si viene a conoscenza "delle indicazioni date dalla Fragrance Association” e che nessun consumatore conosce o rispetta. Tale organismo avvisa che “i prodotti profumati possono essere usati solo in una quantità tale da essere percepibile alla distanza di un braccio".

Mentre in questa società iperprofumata le esalazioni odorose a lunga persistenza non rientrano di gran lunga in questa indicazione. Gli individui lasciano vere e proprie "scie individuali" di miscele di profumazioni, tanto da contaminare pesantemente anche l'aria esterna con emissione di solventi organici volatili - VOC (1, 2).

 

Un attivismo importante per un uso più responsabile di questi prodotti di consumo, che è sfociato nel corrente anno con la produzione del filmato - "Fragranze-Free Worplaces - Wave of the Future? (Luoghi di lavoro liberi dalle fragranze - Nuova tendenza del futuro?)" grazie ad Alison Johnson - per attirare l'attenzione dei media su una condizione di salute che sta devastando la vita di milioni di americani (3)

Come il fumo passivo è sparito dai luoghi pubblici, non solo per merito delle leggi statali e governative che lo proibivano, ma per la presa di coscienza delle persone che hanno compreso e sostenuto che il fumo di seconda mano danneggiava la salute degli individui. La produttrice Alison Johson è ottimista riguardo alla riduzione futura dell'uso dei prodotti contenti fragranze dalla scena pubblica. Scrive nel suo blog che le persone indossano il profumo e altri articoli odoranti "per attrarre gli altri". Quando questi amanti delle fragranze comprenderanno quante persone sono invece respinte e allontanate da questi odori forti che li possono anche rendere malati, cambieranno presto il loro comportamento!

Il 30,5% della popolazione generale ha dichiarato di essersi trovata vicino a qualcuno che indossava un prodotto profumato molto irritante (4).

 

"Fragrance-free workplaces, for schools, for Hospiatal, developing a fragrance free policy."

 

Che cosa significa lo sviluppo di una politica senza fragranze nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, negli studi medici, nelle case di cura, nei luoghi di culto, negli alloggi e nei condomini ?

 

Siamo consapevoli di essere solo agli inizi, anche se in passato si sono intraprese molte battaglie sulla qualità dell'aria interna agli edifici, come quelle che riguardano le aule dei tribunali. I paralleli tra il fumo passivo e l'esposizione alle fragranze di seconda mano sono molteplici: a partire dagli anni '60 le persone hanno iniziato a lamentarsi per l'esposizione al fumo passivo e gli effetti sulla salute. Ci vollero decenni perché si riconoscessero i danni causati dal fumo e venissero introdotte delle normative a tutela della salute sui luoghi di lavoro. Per le esposizioni alle fragranze si stanno percorrendo gli stessi passi.

 

Questo tema viene ancora affrontato con molta superficialità sia da parte delle industrie (non produttrici di fragranze) che vendono prodotti che contengono profumazioni, sia da parte del consumatore medio che non ha preso consapevolezza sui pericoli e rischi per la salute associati all'uso costante di articoli contenenti fragranze. Purtroppo come per il fumo passivo, assistiamo impotenti anche alle esposizioni di seconda mano delle fragranze usate dalle altre persone soprattutto negli spazi chiusi. Mentre il fumo passivo è visibile e facilmente identificabile, le fragranze, che sono progettate per essere volatili o a rilascio lento, possono eludere l'identificazione.

 

Inoltre dagli studi di ricerca si apprende che sempre più persone registrano una riduzione dell'olfatto e dei danni olfattori sia a causa dell'invecchiamento fisico che colpisce inevitabilmente tutti gli organi di senso sia con lo sviluppo di patologie neurologiche che sono in aumento nella società odierna. Altro fenomeno non trascurabile è quello definito " adattamento all'odore" o "affaticamento olfattivo (olfactory fatigue)".

Dopo un’esposizione iniziale alla fragranza, in cui l'intensità percepita è massima, con il trascorrere di diversi minuti, la percezione diviene ridotta o nulla; infatti molte persone non sono più in grado di rivelare la fragranza su se stessi, soprattutto se è stata applicata in prossimità del naso. Questa moltitudine di individui dall'olfatto diminuito, compromesso e affaticato non può avere la consapevolezza della scia personale di odore che lascia dietro di se (5, 6).

 

Per di più le profumazioni sono anche protette dalla mancanza di completa divulgazione degli ingredienti contenuti a causa della tutela "del segreto commerciale" da parte del FDA (Food and Drug Amministration, 1994). Per i produttori è sufficiente elencare sull'etichetta del prodotto la parola "Fragrance", "Parfum", "Aroma" per includere centinaia di sostanze chimiche pericolose per la salute. In molti prodotti le fragranze hanno lo scopo di mascherare l'odore di sostanze nocive contenute soprattutto nei disinfettanti e nei prodotti di pulizia.

 

Le strategie di marketing si basano su investimenti nella progettazione e nel lancio di nuovi prodotti iperprofumati a lunga durata attraverso campagne pubblicitarie notevolmente aggressive in cui si sostiene che la vita sarà sicuramente migliore se la tua casa e i tuoi vestiti saranno profumati. Profumato diviene così sinonimo di pulito e se sarà profumato anche il tuo corpo, sarai sicuramente più desiderabile e nessuno ti resisterà. E il messaggio è talmente invitante che le industrie profumiere sono in continua espansione e alla conquista di nuovi mercati come quello asiatico. Cercano di attrarre nuovi clienti rivolgendosi anche a fasce di età sempre più basse come quelle preadolescenziali anche se nel 1999 la Canadian Cosmetics, Toiletry and Fragrance Association aveva sviluppato un opuscolo intitolato "Enjoying Your Fragrance (Godendo la tua fragranza)" per i giovanissimi, contenente alcune istruzioni su come indossare le fragranze, lasciando sotto intendere che esisterebbe un modo corretto e sicuro di indossare il profumo.

 

Ogni giorno la donna media ha addosso 12 cosmetici, mentre gli uomini 6 e questo carico tossico profumato dovuto all'utilizzo dei prodotti per la cura personale quotidiana, in aggiunta anche agli odoranti provenienti dall'abbigliamento e dalle abitazioni, ecc... viene definito dagli americani "zuppa chimica (chemical soup)". Questa grande miscela di sostanze volatili (per esempio i VOC - solventi organici volati) viene svaporata per tutto il corso della giornata sommandosi a quella degli altri individui e dei materiali di costruzione degli edifici e dei prodotti utilizzati. Tutto il pubblico che condivide l'aria al chiuso inevitabilmente respira questa moltitudine di "zuppe chimiche".

 

I quattro luoghi principali in cui le persone sono esposte potenzialmente al fumo passivo sono gli stessi posti in cui l'esposizione primaria si verifica per i prodotti profumati: il posto di lavoro, la casa, i luoghi pubblici e l'automobile (7).

 

Sul rischio per la salute dovuto alle profumazioni, Kosta (8) ha riportato che una persona su cinque negli Stati Uniti è influenzata negativamente dalle fragranze nel posto di lavoro. Le profumazioni sono degli irritanti respiratori e tossine neurologiche. Per molti individui, come quelli affetti d'asma, l'esposizione al profumo può comportare seri rischi per la salute come emicrania, nausea, costrizione della gola e insufficienza respiratoria (9). Problemi respiratori dovuti all'allergia ai pollini e all'asma si riscontrano nel 15-20% dei nordamericani e la fragranza sintetica scatena questi problemi in molte persone (10,11, 12,13,14 e 15).

 

Si può chiedere al datore di lavoro che vengano applicate le leggi contro l'esposizione alle profumazioni apportando modifiche e adeguamenti sul posto di lavoro.

 

Queste includono la Legge per i disabili americani (Americans with Disabilities Act del 1990 - ADA) e i nuovi emendamenti (ADA Amendments - EEOC, 2009) La Legge di Riabilitazione (Rehabilitation Act) del 1973 che fornisce lo stesso accesso che l'ADA fa per i dipendenti federali, la Legge di compensazione Federale dei Lavoratori (Federal Employment Compensation Act) e lo stato amministrato Lavoratori (the statee administered Workers'" Compensation Acts and Occupational Safety and Health Administration - OSHA) " (www.osha.gov 2004, US Department of Labor, 2009). L'ADA (1990) è la legge principale utilizzata con successo per vietare il fumo nelle imprese e nei luoghi delle pubbliche ospitalità. È anche la legge utilizzata più frequentemente per ottenere posti di lavoro senza profumo. Il titolo I dell'ADA (1990 - Americans with Disabilities Act)) afferma che: "Nessuna entità nascosta deve discriminare una persona qualificata con disabilità a causa della disabilità di ciascun individuo in relazione alle procedure di domanda di lavoro, assunzione, avanzamento o licenziamento di dipendenti, retribuzione dei dipendenti, formazione professionale, e altri termini, condizioni e privilegi di impiego".

 

La clausola di dovere generale della Legge sulla Salute e la Sicurezza delle Professioni (Occupations Health and Safety Act) impone ai datori di lavoro di "prendere ogni precauzione ragionevole nelle circostanze per la protezione del lavoratore."

Sempre più ricerche dimostrano gli effetti negativi delle fragranze, per cui i datori di lavoro non possono più negare queste conoscenze che costituiscono la base precauzionale.

 

Quindi in sintesi le politiche di evitamento delle profumazioni stabiliscono delle linee guida e degli orientamenti, particolari procedure per proteggere e mantenere una qualità dell'aria interna sicura attraverso segnalazioni e indagini sui reclami. Un ambiente senza profumo aiuta a creare un posto di lavoro sano e sicuro soprattutto per asmatici, allergici, per quelli che soffrono di cefalea e per quelli con sensibilità chimiche ambientali. La politica si applica sia ai dipendenti sia hai visitatori, ma anche alle ditte di pulizia per i prodotti impiegati nello stabile e sono compresi anche i veicoli di proprietà delle aziende.

 

I dipendenti saranno informati mediante cartelli infissi in tutte le proprietà possedute e gestite dall'azienda. I visitatori saranno preventivamente informati tramite e-mail o lettere o comunicazioni telefoniche dagli ospiti, poi sempre attraverso cartelli e segnalazioni distribuiti negli spazi comuni.

 

Esempio di messaggio email per gli ospiti: "Questo è un luogo di lavoro senza profumo. Grazie per non aver indossato nessuno dei seguenti elementi durante la visita: acqua di colonia, dopobarba, profumo, lozioni per le mani profumate, prodotti per capelli profumati e/o prodotti simili. I nostri collaboratori e clienti chimicamente sensibili vi ringraziano".

Qualsiasi violazione di questa politica verrà gestita attraverso la procedura disciplinare standard.

 

Gli effetti negativi sulla salute dei dipendenti costano ai datori di lavoro miliardi di dollari l'anno. Oltre all'assenteismo e alla perdita di produttività, ci sono anche perdite dovute all'aumento dei costi dell'assicurazione medica e sanitaria e oneri associati alle cause legali (16).

 

La maggior parte delle organizzazioni che hanno implementato zone e luoghi di lavoro senza profumo hanno intrapreso lo sforzo iniziale come risposta a un incidente negativo (per esempio un edificio malato o una catastrofe) o a causa di un reclamo o richiesta di accomodamento da parte di un dipendente (17,18).

 

Si deve anticipare che le persone saranno resistenti al cambiamento. Ma quando l'ignoranza sarà sostituita con la conoscenza e la consapevolezza, un ampio segmento della popolazione risponderà con una richiesta di aria pulita e sicura sul posto di lavoro.

Negli Stati Uniti e in Canada, un numero crescente di cliniche, scuole, università, chiese, edifici pubblici e luoghi d’incontro, alloggi, autobus e posti di lavoro hanno dichiarato che le loro istituzioni sono senza profumo: sembra che un cambiamento di paradigma stia iniziando (19, 20, 21 e 22).

 

 

Riferimenti:

1) Diurnal Variability and Emission Pattern of Decamethylcyclopentasiloxane (D5) from the Application of Personal Care Products in Two North American Cities

Environ Sci Technol. 2018 May 15;52(10):5610-5618. doi: 10.1021/acs.est.8b00506. Epub 2018 Apr 25.

Coggon MM1,2, McDonald BC1,2, Vlasenko A3, Veres PR1,2, Bernard F1,2, Koss AR1,2, Yuan B1,2, Gilman JB1, Peischl J1,2, Aikin KC1,2, DuRant J4, Warneke C1,2, Li SM3, de Gouw JA2.  https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.est.8b00506

2) B. McDonald et al. Volatile chemical products emerging as largest petrochemical source of urban organic emissions. Science. Vol. 359, February 16, 2018, p. 760. doi:10.1126/science.aaq0524. / I

https://www.researchgate.net/publication/323243866_Volatile_chemical_products_emerging_as_largest_petrochemical_source_of_urban_organic_emissions

https://nature.berkeley.edu/ahg/pubs/McDonald%20et%20al%20Science%202018.pdf

3) Per visionare il filmato, visitare CS - Chemical Sensitivity Foundation (http://www.chemicalsensitivityfoundation.org che la produttrice Alison Johnson ha fondato nel 2001.

4) Caress, Stanley M., Steinemann, Anne C. “Prevalence of Fragrance Sensitivity in the American Population” Journal of Environmental Health 71 (March 2009):46-50.

5) Tavola Rotonda Catania 2014 "Approccio ambulatoriale ai disturbi dell'olfatto... ed ai piaceri dell'olfatto" file 1 e 2

http://www.aiolp.it/wp-content/uploads/2016/05/32-Anno-14-Gennaio-Giugno-2014.pdf

http://www.aiolp.it/wp-content/uploads/2016/05/33-Anno-14-Luglio-Dicembre-2014.pdf

6) Clinical importance of olfactory function in neurodegenerative diseases Relevancia clínica de la función olfatoria en las enfermedades neurodegenerativas N. Aguilar Martínez, G.Aguado Carrillo, P.E.Saucedo Alvarado, C.A.Mendoza García, A.L.Velasco Monroy, F.Velasco Campos

https://doi.org/10.1016/j.hgmx.2017.05.007Get rights and content - Open Access funded by Sociedad Médica del Hospital General de México. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0185106317300501

7) American Cancer Society (2008). Secondhand Smoke. Retrieved Sept. 1, 2008 from

http://www.cancer.org/docroot/PED/content?PED_10_2X Secondhand_Smoke-Clean_Ind

8) Kosta, L. (1998). Fragrance and Health. Human Ecology Action League, 161.

9) Canadian Payroll and Employment Guide. (2005). Dealing with fragrance sensitivity in workplaces. Retrieved August 12, 2008 from http://www.hrmguide.net/canada/law/fragrance-sensitivity.htm

10) Baldwin, C. M., Bell, I. R., O'Rourke, M. K., Lebowitz, M.D. (1997). The association of respiratory problems in a community sample with self-reported chemical intolerance.

11) Bell, I. R., Schwartz, G. E., Peterson, J. M., Amend, D. (1993a). Self-reported illness from chemical odors in young adults without clinical syndromes or occupational exposures. Arch Environmental Health, 48(1), 6-13.

12) Lax, M. B., Henneberger, P. K. (1995). Patients with multiple chemical sensitivities in an occupational health clinic: presentation and follow-up. Arch Environmental Health, 51, 425-431.

13) Marsh, B. (1998). No scents is good sense. OH&S Canada. Jan/Feb, 14(1), p. 26.

14) Terr, A. I. (1986). Environmental illness: a clinical review of 50 cases. Arch Internal Medicine,146, 145-149.

15) Ziem, G. E. (1992). Multiple chemical sensitivity: treatment and followup with avoidance and control of chemical exposures. Toxicology and Industrial Health, 8(4), 73-86.

16) Long, A. (2007). Asthma Prevalence Rates and Employer-Paid Costs. Medical News, Inc. July. Retrieved September 30, 2008

from http://www.medicalnewsinc.com/news.php?viewStory=60

17) Environmental Health Network, (2002). Fragrance-Controlled Workplace. Brigham and Women’s Hospital Personnel Policy Manual, VH-110. Retrieved from http://users.lmi.net/wilworks/ehnhompg/bwhosp.htm

18) Health Care Without Harm (2006). Risks to Asthma Posed by Indoor Health Care Environments: A Guide to Identifying and Reducing Problematic Exposures. Organization publication in collaboration with Lowell Center for Sustainable Production, School of Public Health and Environment, University of Massachusetts, Lowell, Autumn. Retrieved September 13, 2008 from www.noharm.org

19) Fumento, M. (2000). Senseless Scent Patrol. The Washington Times, May 7, 2000.

20) Greenberg, L. (1999). Fragrance: A City Smells Perfume and Holds Its Nose. Wall Street Journal, NY. July 28, ppB.1.

21) Shannon, R. (2006). Scent-free schools, universities, churches, medical offices, businesses,

etc. Retrieved October 1, 2008 from http://medicine-dotorg.ning.com/profiles/blogs/scentfree-schools-universities

22) U.S. Access Board, July 26, 2000. Retrieved September 7, 2008 from http://www.accessboard.gov/about/policies/fragrance.htm

 

Referenze e approfondimenti tratti da - Luoghi di Lavoro senza profumazioni/Fragrance-Free Workplace -

CS - Chemical Sensitivity Foundation, P.O. Box 283, Topsham, ME 04086

http://www.chemicalsensitivityfoundation.org/fragrance-free-workplaces.html

 

- The CDC 2009 Indoor Air Quality Policy/ La politica sulla qualità dell'aria interna del CDC (Center for Disease Control/ Centro di controllo delle malattie)

http://www.chemicalsensitivityfoundation.org/pdf/CDC-2009-Indoor-Environmental-Quality-internal-policy542.pdf

- The American Lung Association sample Fragrance-Free Workplace Policy/ La politica sul posto di lavoro senza profumi dell'Associazione del Polmone Americana

http://action.lung.org/site/DocServer/fragrance-free-workplace.pdf

- The American Lung Association sample Fragrance-Free Policy for Schools/ l'Associazione del Polmone Americana campiona la politica sulle fragranze per le scuole

http://www.healthyschools.org/documents/fragrance-free-policy-sample-updated.pdf

- Dr. Anne Steinemann's research on the secret ingredients of fragranced products which underpins the case for fragrance-free workplaces/ La ricerca della dott.essa Anne Steineman sugli ingredienti segreti dei prodotti profumati, che è alla base dello studio dei luoghi di lavoro senza profumo.

http://www.drsteinemann.com

- A paper comparing the struggle for fragrance-free workplaces to that for smoke-free workplaces written by Christy De Vader, a professor at the Sellinger School of Business & Management at Loyola University/ Un articolo che confronta la lotta per i luoghi di lavoro senza profumo con quelli senza il fumo scritti da Christy De Vader, professore alla Sellinger School of Business & management presso l'Università di Loyola

http://www.aabri.com/manuscripts/09244.pdf

- "Accommodation and Compliance Series: Employees with Fragrance Sensitivity" from JAN, Job Accommodation Network, a division of the U.S. Department of Labor/ "Accomodamenti e conformità: dipendenti con sensibilità al profumo" di Jan, Job Accommodation Network, una divisione del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti.

https://askjan.org/disabilities/Fragrance-Sensitivity.cfm

- "Employer Refusal to Provide a 'Fragrance-Free' Workplace May Violate ADA," an article about a U.S. District Court case in Ohio/ "il rifiuto del datore di lavoro di fornire un luogo privo di profumi può violare l'ADA", un articolo su un caso della Corte Distrettuale degli Stati Uniti in Ohio.

https://www.lexology.com/library/detail.aspx?g=5c85615e-7051-47eb-b6a8-986e00768a31

- Health Care Without Harm discussion of the fragrance issue/Health Care Without Harm discussione sul problema delle fragranze.

https://noharm-uscanada.org/issues/us-canada/fragrance-chemicals

- The fragrance-free policy of Brigham & Women's Hospital, a major teaching hospital of Harvard Medical School - An article from the Oregon State Bar Bulletin that discusses legal issues surrounding fragrance sensitivity and the Americans with Disabilities Act (ADA)/ La politica senza profumo dell'Ospedale di Brigham & Women's, un importante ospedale universitario della Havard Medical School - Un articolo dell'Oregon State Bar Bulletin che discute questioni legali riguardanti la sensibilità alle profumazioni e la Legge per la Disabilità degli Americani.

http://www.toxicsinfo.org/canary/Protocols/BrighamAndWomen.htm

- The settlement document in which the City of Detroit agreed to establish a fragrance-free policy in its city offices in response to a lawsuit by a worker with multiple chemical sensitivity/ Il documento di regolamento con cui la città di Detroid ha accettato di stabilire una politica senza profumi nei sui uffici cittadini in risposta a una causa legale da parte di un lavoratore con molteplici sensibilità chimiche.

http://www.onpointnews.com/docs/mcbride_settlement.pdf

- A discussion of problems with air fresheners and other fragrance exposures in the workplace by the National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH), a subsidiary of the CDC/ Una discussione sui problemi con i deodoranti ambientali e altre esposizioni alle fragranze sul posto di lavoro dall'Istituto Nazionale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, una filiale del CDC.

https://www.cdc.gov/niosh/topics/indoorenv/ChemicalsOdors.html

- A statement about fragrance-free workplaces by the Canadian Centre for Occupational Health and Safety/Una dichiarazione sui luoghi di lavoro senza profumo del Centro Canadese per la Salute e Sicurezza sul Lavoro.

https://www.ccohs.ca/oshanswers/hsprograms/scent_free.html

- The fragrance policy of the Massachusetts Nurses Association/ La politica libera dalle fragranze dell'Associazione Infermiere del Massachusetts.

https://www.massnurses.org/health-and-safety/articles/chemical-exposures/p/openItem/1346

- The Massachusetts Department of Health and Human Resources webpage titled "Caring for Kids with Asthma"/La pagina web del Dipartimento della Salute e delle Risorse Umane del Massachusetts intitolata "prendersi cura dei bambini con asma".

https://www.mass.gov/files/documents/2016/07/nf/caring-for-kids.pdf